LEGGENDE NAPOLETANE
, discende, si attarda nelle umide ed oscure navate delle chiese, mormora nei tristi giardini dei conventi, si disperde, si ritrova, si rinnovella
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Tu, buona e baldanzosa fanciulla, giunta al termine delle mie fantastiche storie, sorridi. Ed io, poveretto autore, condannato a leggere nel volto
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appassiscono, le frutta imputridiscono, le guance delle donne sembrano di cenere, la mano degli uomini pare di sughero, la città patisce di acquavite e la
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sulla pietra le sue conchiglie, mette l'arena nei cortili, lasciandovi la verde e lucida piantagione delle sue alghe. Di notte il palazzo diventa nero
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rado fu vista coppia d'amanti egualmente innamorata e fedele. E ciò non senza molto loro cordoglio, poiché per la disparità delle nascite che proibiva
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Parthenope, quasi-Dea, creatrice, sorge la poesia di Virgilio, creatore, quasi-Divino. Noi conosciamo Virgilio il poeta delle " Egloghe ", delle
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alcuno, non gli davano nulla; il mendico ne conosceva le case e non vi si fermava. Egli, tra il frastuono dei carri, delle carrozze, dei mestieri
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e l'ebbe. Egli violò la dimora delle ninfe oceanine per farsene la propria dimora; egli volle per sé i prati, i boschetti di rose, i margini che
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greco significa Vergine. Ella godeva sedere sull'altissima roccia, fissando il fiero sguardo sul mare, perdendosi nella contemplazione delle glauche
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foglie, che vela il volto divino, che molce la passione delle sue nozze nell'ombre discrete nei placidi silenzi, nei recessi ignoti. È nell'immenso
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malinconici, per gli ammalati, per i nostalgici, per gl'innamorati dell'infinito. Invece ride il mare di Mergellina; ride nella luce rosea delle giornate
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fiorenti paesi, invano chiese alle ricchezze, al lusso, ad altri amori, a feste stupende, l'oblio; invano egli volle innamorarsi delle vaghe
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fiammella delle candele, lo squillo del campanello, lo scricchiolio di una sedia, il fumo sottile dell'incenso; qui non si prega, non ardono lumi, non
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abbiamo il desiderio dell'ombra profonda e delle bevande ghiacciate - perché invero ci è intorno la violenza di una passione secca e rude, perché ci
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via, le comari ammiccavano e si davano delle gomitate nei fianchi, dicendo: - Cicho il mago, Cicho il mago! - Cerca il modo di ridiventare giovane, il